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EDITORIALE

Ternana – Un bilancio a 360° e prospettive. Cosa ci aspetta il futuro?

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Difficile analizzare in maniera equilibrata il torneo della Ternana, che è perfino eufemistico definire altalenante. Difficile, ma doveroso. Perché è doveroso leggere razionalmente luci e ombre senza lasciare che le une prevalgano sulle altre. Tra gli aspetti positivi rientrano il bottino finale di 54 punti (31 dei quali conquistati nel girone di ritorno senza l’apporto di Falletti, infortunatosi a metà febbraio contro il Monza), un magnifico score offensivo (58 gol realizzati, alla pari col Frosinone e alle spalle di Benevento, Monza e Lecce), il rendimento esterno (28 punti ottenuti) e le buonissime prestazioni nel doppio Derby (pareggio con mille recriminazioni al “Curi” e vittoria meritata al “Liberati”).

Tra gli aspetti negativi spicca un decimo posto che non rispecchia le aspettative societarie. A tal proposito Bandecchi parla di torneo “… da 7 euro” e di “…Ternana grande sconfitta…”. Probabilmente i termini scelti sono troppo duri e forse anche i contenuti sono discutibili, ma questo è il parere del presidente ed è impossibile non tenerne conto.
Tradotto in soldoni: il rendimento delle Fere divide tifosi e osservatori tra soddisfatti e insoddisfatti ed entrambi gli schieramenti vantano le loro fondate ragioni ma il proprietario del club si schiera apertamente con i secondi.
E questo è un fatto, che piaccia oppure no.
Così come sono fatti l’eccessivo numero di sconfitte subite (ben 14, con 8 k.o al “Liberati”) e di gol subiti (addirittura 61, meglio soltanto del fanalino di coda Pordenone, alla pari col Crotone retrocesso).
Insomma, difesa (o comunque fase difensiva) pessima e incredibile vulnerabilità casalinga.
È abbastanza chiaro, non servono particolari conoscenze di natura tecnico-tattica per comprendere da dove si debba partire per migliorare drasticamente la rosa.
Sempre ammesso che si intenda declinare nel concreto le dichiarazioni di Bandecchi, che nel corso della scorsa settimana afferma ripetutamente di puntare alla promozione in serie A, a prescindere da una concorrenza davvero temibile.
Bene, anzi benissimo.
Adesso però servono i fatti, vedi conferma di tutti i big e ingaggio di rinforzi di prospettiva e di qualità, soprattutto nel pacchetto arretrato e nel reparto centrale.
E allora? E allora bisogna fare presto e bene, anche perché il prossimo campionato inizia il 13 agosto (open day il 12) e i primissimi di Luglio si parte per il ritiro. Necessario farlo con una rosa definita per quattro quinti.
Una rosa migliorata sul piano qualitativo, snellita (33 giocatori sotto contratto sono davvero un eccesso) e ringiovanita.

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Grinta, determinazione e tanta voglia di vincere: una prestazione da Fere !

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La Ternana torna a vincere. 
E già questo basterebbe per concludere qui il nostro articolo. Perché ottenere la vittoria era troppo importante e così è stato.
I rossoverdi ottengono i tre punti e lo fanno con una prestazione con la “P” maiuscola, una squadra in piena trance agonistica che nel primo tempo schiaccia e crea grossi problemi agli ospiti, i quali venivano da 3 vittorie consecutive in trasferta su 3.

Sacrificio e giocate semplici: erano queste le indicazioni chieste prima dalla partita da Lucarelli e così è stato, è stato messo da parte il gioco di fino guardando alla sostanza ed il risultato finale è cambiato. Che poi, a guardar bene, il goal avviene sugli sviluppi di un azione pregevole.

Vittoria meritata nonostante un secondo tempo un po’ più di marca bianco rossa, va detto però che Antenucci e compagni non hanno quasi mai impensierito la porta rossoverde ma solo creato ansie giustificate tra i tifosi.

Ora si deve continuare su questa linea, se si lotta come ieri altre vittorie arriveranno e la salvezza potrebbe arrivare molto presto, concentrazione, determinazione e sacrifico, queste devono essere le parole d’ordine da qui alla fine.

Forza ragazzi! Le partite sono ancora tante ed i punti a disposizione sono molti, salviamoci e poi chissà …

 

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La carica dei 500 non basta per evitare la sconfitta a Genova.

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Partiamo proprio da qui, dal titolo di questo articolo, 500 tifosi hanno raggiunto il Ferraris di Genova colorandolo di rossoverde e sostenendo la squadra per tutti i ’90 minuti.

In campo però la Ternana non riesce a portare a casa punti contro un Genoa sicuramente di un’altra categoria.

Il primo tempo la Ternana va sotto con un gol evitabilissimo se solo ci fosse stata più attenzione nel reparto difensivo, giocando di rimessa, aspettando la squadra di Gilardino per poi ripartire ma purtroppo senza grossi risultati.

Nel secondo tempo invece una Ternana più aggressiva crea qualche maggior preoccupazione ai grifoni senza però sporcare quasi mai i guantoni di Martinez.

Nota positiva alla fine dei 90 minuti è sicuramente il recupero di giocatori come Agazzi, Donnarumma e Corrado che potranno così tornare a dare una mano alla squadra di Lucarelli.

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Una giornata horror, una grande umiliazione: povera Ternana che pena mi fai !

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Inutile parlare di calcio giocato, sarebbe inutile anche fare questo articolo, inutile parlare della gara di ieri, dell’ennesimo arbitraggio insufficiente, del rosso dato a Proietti, delle 6 palle gol avute della Ternana. Tutto inutile. Anzi, tutto assurdo.

Purtroppo, ormai, da mesi le vicende extracalcistiche hanno preso il sopravvento, praticamente di calcio non si parla più. Superfluo dire che la squadra è in una fase cruciale del campionato, che la classifica si fa via via sempre più complicata, che saluta il secondo allenatore nel giro di 1 anno. Di quello che è successo nel post partita fatichiamo a trovare le parole, condanniamo con fermezza ciò che tutti sanno e hanno visto. Scene da brividi, da film horror per chi ama la Ternana.
La Ternana è ovunque: notizie che rincorrono, quotidiani e siti nazionali parlano del violento accaduto. Un umiliazione tremenda.
Ormai si è creata, tra dirigenza e tifosi, una frattura difficile da colmare, una rottura che solamente un miracolo sportivo (e forse nemmeno) e qualche scusa detta in maniera sincera potrebbero risanare.

Noi ternani abbiamo tanti, molti, moltissimi difetti ma siamo un popolo che darebbe la vita per la propria squadra.
È vero, ha ragione chi dice che nella nostra storia non abbiamo vinto mai niente e noi aggiungiamo che non vinceremo mai niente, ma noi non amiamo la nostra squadra per via dei trofei alzati al cielo, il nostro amore prescinde da tutto, il nostro amore è solo per quei due colori.

Forse per chi è extracittadino non lo capisce, amare la Ternana non è facile, abbiamo subito tante angherie nella nostra storia calcistica che avrebbero affossato qualunque realtà. Essere prevenuti dunque è il nostro modo di difenderci. Ma ogni cosa ha un limite e la misura è colma. Certe situazioni e certi gesti non sono comprensibili, non possono essere accettati, non si può più sorvolare!

E nonostante tutto siamo sempre qui insieme ai nostri fratelli ternani perché amare la Ternana è difficile ma affascinantemente meraviglioso!

 

Foto: Stefano Principi 

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