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1977: Ternana-Roma 3-1

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Una piccola grande impresa della Ternana, che militava in serie B, fu quella di battere per 3-1 la Roma, che militava in serie A, ed i romanisti avevano lo stesso organico che pochi anni dopo sarebbe diventata campione d’Italia e futura vincitrice della Coppa Italia, nella quale giocavano anche dei giocatori della nazionale, tra  il futuro campione del mondo Bruno Conti.

L’amichevole venne poi organizzata dalla Roma, che in quel periodo aveva vinto due campionati italiani giovanili del settore ”Primavera”, e adesso puntava seriamente allo scudetto, e cercava uno ”sparring partner” facile da battere, per dare il morale alto all’ambiente, ed una partita organizzata in trasferta, anche se in una città vicina, serviva a testare anche la mentalità dei calciatori romanisti, provenienti dal settore giovanile, quindi che ce di meglio di un amichevole contro le Fere Umbre, che sono vicine di regione, ed oltretutto giocano anche in serie B?

I calciatori romanisti vennero a Terni con molta supponenza, e con il pubblico romanista che si presentò al Liberati di Terni molto numeroso, e convinto di fare una scampagnata sportiva in trasferta, mentre la Ternana che l’anno prima si era salvata in serie B solamente all’ultima giornata sportiva , dopo un campionato tribolato, con liti interne e cambi di allenatori repentini, era considerata una vittima sacrificale della Roma secondo l’opinione comune che veniva dalla stampa sportiva, ed tifosi giallorossi dichiaravano che la Ternana era una squadra che non avrebbe creato problemi, e che sarebbe stata battuta facilmente con almeno 3 goal di scarto, contro la compagine romanista, che puntava attraverso questa amichevole al salto di qualità della squadra, nella stagione calcistica futura.

La Ternana però, nell’estate del 1977, dopo la salvezza dell’anno precedente, era una squadra profondamente rinnovata, con le vecchie glorie della serie A che avevano dato addio al calcio, ma con un nuovo organico dato da dei giovani acquisti che volevano emergere non solo con la tecnica ,ma anche con un gioco aggressivo e grintoso, ed un amichevole contro una squadra blasonata, non li aveva demoralizzati, ma paradossalmente stimolati, e quando il collettivo rossoverde vide la supponenza romanista decise di tirare fuori gli artigli delle Fere, e quando inizia la partita, la Ternana passa in vantaggio per 1-0 all’ottavo minuto del primo tempo con un goal del difensore umbro La Torre, subito dopo essere passata in vantaggio, la Ternana si chiude in difesa riuscendo a contenere il gioco offensivo romanista.

Nel secondo tempo, è addirittura la Ternana che si porta nel giro di due minuti prima sul 2-0 e poi sul 3-0, quando al 48 minuto la Ternana raddoppia con Zanolla, per segnare il terzo goal con Pagliari, mentre la Roma è costretta a subire il gioco della Ternana, che seppur tecnicamente ”inferiore”, compensa con la determinazione e la fisicità, con il centrocampo romanista che deve subire il gioco duro ma corretto della Ternana, e la Roma accorcia le distanze solo al 68 grazie ad un tiro di Di Bartolomei, il quale dopo il goal, viene ancora marcato con più decisione dai difensori ternani Ratti e Casone, che a questo punto impediscono all’attacco romanista qualsiasi tipo di iniziativa offensiva.

La partita viene perciò vinta dalla Ternana per 3-1 contro la Roma di Conti e di Di Bartolomei, che riconosceranno la determinazione delle Fere Umbre messa in campo durante la partita

 

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All’anfiteatro di Interamna-Terni veniva giocato Lo ”strappalla”, il gioco dell’Antica Roma che ha fatto nascere i giochi con la palla moderni

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La passione per gli sport con la palla e soprattutto il calcio non nasce nell’epoca moderna, ma viene dalle epoche antiche in cui I romani giocavano ad un gioco con la palla denominato ”Strappalla”, i quali a loro volta conobbero alcuni giochi con le sfere che erano diffusi tra gli antichi greci, poiché i romani occuparono dei territori ellenici del II secolo a.C. Tali giochi erano diffusi presso gli antichi greci con i nomi di ”Harpaston” ed ”Episkouros”, che tradotti in italiano significano ”strappalla” e ”calpalla”,  in cui due squadre si affrontavano usando in entrambi le mani ed i piedi, con la differenza che nell’Harpaston si usavano le mani ed i piedi per fare punto, mentre nell’Episkouros si potevano usare solo le mani per passare la palla,  mentre solo i piedi dovevano essere usati per fare i punti, ed in entrambi i giochi l’obbiettivo della squadra era di portare la palla oltre la linea del campo. I romani affascinati da questi due giochi decisero di modificarli lievemente, rendendolo più veloci e dove la linea del campo venne in parte sostituita dalle assi di legno nello strappalla-episkouros, mentre nello strappalla-harpaston il gioco rimane invariato con le stesse regole che si usavano nei territori greci, ed i nuovi giochi seppure diversi diventano i principali sport dell’Antica Roma, diffusi tra adulti e bambini. L’importanza di questo gioco fa si che le partite vengano disputati negli anfiteatri e nelle arene della penisola italica, dove le squadre cittadine si affrontano tra di loro in partite combattute. Gli antichi romani diffusero poi un tutto il territorio che apparteneva alla Repubblica dell’Antica Roma e poi dell’Impero Romano Erano infatti frequenti varie partite fra i romani e le popolazioni autoctone dell’Impero Romani, anticipando con molto anticipo le sfide tra le nazionali dell’Italia e della Francia, della Germania, della Grecia, della Spagna, del Portogallo e di tutte le micro nazioni dell’impero romano, con la partita più famosa che fu giocata contro i britannici nel 276 d.C. e vide proprio i “barbari inglesi” prevalere col punteggio di 1-0.

La redazione di Ternana Live ringrazia wikipedia per l’immagine concessa

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Il Ducato di Spoleto ha rappresentato la Grande Umbria nel Regno Longobardo d’Italia

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Nell’Italia Medioevale,  i Longobardi crearono il Regno Longobardo d’Italia, suddiviso al suo interno da vari principati, ducati e contee che erano amministrati da vari signorotti locali, che giuravano fedeltà al re longobardo-italico. All’interno di questo regno c’era il ducato di Spoleto, che  oltre ad essere  uno dei ducati più importanti per potenza politico militare, aveva un territorio vasto che andava dalle Marche del sud fino a tutto il territorio abruzzese, ed il comune di Terni insieme alle terre del Contado Ternano, rimase legato per quasi mille anni. Il ducato spoletino divenne uno dei maggiori ducati di questo regno italico, ed al tempo stesso rappresentò la terra dell’Umbria ed i territori ad esso legata nel Regno Longobardo d’Italia, poiché gli umbri spoletini e ternani furono amici del popolo longobardo-tedesco, il quale volle riunire l’Italia come fecero gli antichi romani, creando un regno italico che a differenza di molti stati del periodo fu liberale ed innovativo, poiché i longobardi riuscirono a dare grande libertà ai cittadini del regno, e tra le nuove leggi che davano maggiore solidarietà tra i ceti sociali, ed una maggiore libertà ai cittadini, ed ci fu l’abolizione della schiavitù che purtroppo era presente in molti stati antichi. Gli umbri antichi furono fin da subito fedeli vassalli dei longobardi teutonici  nelle lotte per riunire l’Italia, ed il re dei longobardi italici decise di premiare gli italici umbri, creando per loro un ducato a Spoleto che sarebbe stato la continuazione della VI Regio Umbria, e che era un ducato autonomo da un punto di vista militare e fiscale dal regno longobardo, poiché l’autonomia territoriale serviva a premiare la fedeltà delle genti umbre verso i longobardi. La città di Terni divenne poi il luogo in cui il Re longobardo Liutprando incontrò Papa Zaccaria per pacificare il Papa di Roma ed il popolo longobardo, dove vennero accolti entrambi come liberatori dalla popolazione ternana, e l’incontro nella città della conca ternana avvenne poiché Terni fu la città di San Valentino, ed al tempo stesso era una città dove i longobardi si legarono alla popolazione locale, ed il comune di Terni all’interno del ducato spoletino venne posto come la seconda città del ducato di Spoleto grazie all’intercessione dei longobardi amici della gente ternana.

La redazione di Ternana Live Ringrazia wikipedia per l’utilizzo dell’immagine

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Se ne è andato Claudio Tobia

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Ci ha lasciato Claudio Tobia, che è stato uno degli allenatori più vincenti ed amati della Ternana, il quale fu un allenatore della Fere Umbre per molto tempo e che allenò la Ternana sempre nei momenti di difficoltà della squadra rossoverde, riuscendo a salvare ed aiutare le fere umbre in molti occasioni. Claudio Tobia fece anche vivere ai tifosi rossoverdi delle emozioni indimenticabili, poiché come allenatore delle Fere, riportò la Ternana alla promozione dopo lo spareggio di Cesena del 1989 dove le fere rossoverdi batterono il Chieti 3-1 ai calci di rigore, con la squadra rossoverde che era seguita da quindicimila tifosi ternani che poterono esultare grazie alla squadra ternana sapientemente guidata da Claudio Tobia soprannominato ”Lu Cinghiale” dai tifosi ternani, e questa promozione permise alla Ternana di rilanciarsi dal periodo buio del decennio del 1980, per poi ritornare in serie B nel decennio del 1990.

Addio magico cinghiale rossoverde e grazie per le emozioni che ci hai dato, sappi che il tuo ricordo non abbandonerà mai i tifosi rossoverdi.


Ringraziamo l’Umbria in testa per averci fatto usare l’immagine di Claudio Tobia

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