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Gli Appennini hanno diviso due città che si sono fatte cento battaglie in duemila: ecco perché tra Ternana ed Ascoli è un ”derbyno”

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Tra la Ternana e l’Ascoli esiste una rivalità calcistica, che però è anche una rivalità culturale e territoriale, poiché risale a quando Umbri e Piceni lottavano per il controllo totale dell’Appennino dell’Italia Centrale, due popoli simili e diversi, che nel 89 A.C. si affrontarono nella battaglia di Ascoli Piceno, dove i ternani umbri alleati dei romani, sconfissero gli ascolani che facevano parte della Lega Italica che voleva mettere fine al dominio di Roma, poiché gli antichi romani volevano un Italia Unita, contrapponendosi agli altri popoli che volevano rimanere divisi, ma furono i romani ad avere la meglio grazie al supporto delle truppe ternane nelle file dell’esercito romano, e Roma premiò Terni dandole il dominio sulla Regio VI Umbria di cui Terni era la città principale, ed i ternani erano specialisti nella lavorazione del ferro destinato ad uso civile e militare, ed è proprio grazie al ferro militare lavorato dai ternani che le truppe romane sbaragliarono numerose popolazioni tra cui gli ascolani, e dopo il crollo dell’Impero Romano, Ascoli venne nuovamente sottomessa da Terni e Spoleto, che la inglobarono nel ducato di Spoleto, e Faro Aldo da Spoleto, divenne prima Duca di Spoleto e  Re Italico-Longobardo, e le sue truppe ternane-spoletine ad ad invadere Ascoli che voleva separarsi dal ducato di Spoleto e dal Regno Longobardo d’Italia, e gli ascolani subirono una nuova sconfitta dalle truppe ternano-spoletine.

Quando Carlo Magno invase il Regno Longobardo d’Italia, decise di mantenere in vita il Ducato di Spoleto, ma diede ampia autonomia alla città di Ascoli, che tornò ad essere un comune potente ma che cercò di contrapporsi alle due città umbre.

In questo periodo nascono le differenze tra le due città poiché Terni divenne una città guerriera ma al tempo stesso repubblicana e popolare, e fedele all’Imperatore Federico II di Svevia, ed i ternani si allearono con i ghibellini. i soldati che erano dalla parte dell’imperatore germanico contro il potere papale, mentre Ascoli che era fortemente cattolica e si alleò con il Papa e scese al fianco dei guelfi, e Federico II di Svevia, mandò le truppe ghibelline ternane contro la città di Ascoli, che la devastarono nell’assedio del 1242, e Federico II di Svevia premiò la città di Terni con un secondo gonfalone giallo nero , in cui al drago venne aggiunta l’aquila imperiale, per premiare i cittadini ternani ”del coraggio e della forza che mettevano in battaglia”.

 In questo periodo poi le due città mostrano anime profondamente diverse poiché Terni diviene una città con un anima libera e repubblicana, e dove il governo cittadino era dedito alla beneficenza ed alla carità, come testimonia la presenza del ternano Barnaba Manassei, che invento il monte di pietà per aiutare i meno fortunati, mentre ad Ascoli la chiesa cattolica riuscì a fa eleggere un Papa ascolano a Roma, ed il Papa della città picena fece diventare Ascoli una città ricca e nobile, ma con un anima altezzosa e fortemente cattolica, che chiedeva sempre un maggiore peso nello Stato Pontificio, mentre i ternani erano un popolo fiero e libero, che si sentivano più legati al ducato di Spoleto.

 In questo periodo storico il divario tra le città è anche religioso, poiché Terni in quel periodo ospitava anche due sinagoghe ebraiche, una nel centro di Terni situata a Piazza Giudea, una delle piazze cittadine centrali, e  che adesso si chiama Piazza Corona, e nella città di Acquasparta Ternana, dove sorse una delle sinagoghe più grandi dell’Umbria, nel quartiere del Ghetto dove gli ebrei acquaspartani e ternani vivevano in simbiosi con i loro comuni, mentre ad Ascoli il forte sentimento cattolico lasciava poco spazio alle minoranze religiose.

Le due città si scontreranno poi durante la rivoluzione francese del 1789, poiché Terni forte dei suoi guerrieri ed artigiani, abbraccerà con grande entusiasmo le idee giacobine e repubblicane della rivoluzione francese ed i ternani aiuteranno le truppe italo-francesi giacobine a battere le truppe austro-ispano-francesi fedeli alla Chiesa Cattolica ed alla monarchia napoletana, mentre gli ascolani che avevano ottenuto potere e ricchezza grazie ad un Papa Cattolico erano fedeli alle monarchie italiche antigiacobine, e nel territorio ascolano ci furono molte rivolte anti francesi e filo papali, che crearono un ulteriore differenza tra le due città.

Poi dopo l’unità d’Italia, Terni con le fabbriche e le industrie aperte nel 1800, divenne una città operaia con un anima popolare ed industriale, mentre Ascoli mantenne con se un anima nobile e fortemente cattolica, a differenza di Terni dove nacque la Federazione Giovanile Repubblicana d’Italia, mentre ad Ascoli furono le associazioni cattoliche e nazionaliste che gestivano il governo della città, e la città picena aveva uno stile di vita aristocratico che mal sopportava la società moderna ed industriale, a differenza di Terni, dove la ternana Carlotta Orientale divenne la prima donna a capo di un sindacato nazionale italiano, perciò oltre alle tensione territoriali arrivarono anche quelle culturali, dove l’anima ribelle umbra si scontrava contro l’anima conservatrice picena, ed anche al referendum del 1946 Terni fu la settima città più repubblicana d’Italia, mentre ad Ascoli la Repubblica prevalse più per i voti della provincia che del comune, che rimase fortemente democristiano per tutto il periodo della Repubblica Italiana, con Terni che invece aveva governo guidati dai repubblicani alleati dei comunisti e socialisti.

Poi nel calcio la rivalità nacque perché nel seconda promozione della Ternana in serie A, i ternani ebbero come avversari diretti gli ascolani, e nella stagione del 1973-1974, ci fu una battaglia tre tra Ternana, Varese ed Ascoli, con polemiche sul campo, e scontri sugli spalti, dove i primi gruppi ultras della Ternana, guidati dal gruppo Ultras Ternana e dalle Brigate Pablo Neruda della Ternana (gruppo degli esuli cileni che iniziò a seguire la Ternana) affrontarono gli ultras Ascolani del gruppo ultras Settembre Bianconero, uno dei primi gruppi ultras della storia del calcio Italiano, il cui nome rimarcava il gruppo guerrigliero palestinese Settembre Nero, poiché i tifosi ascolani fortemente catto-nazionalisti ed estremamente anti sionisti scelsero un nome guerriero ed anti israeliano, ed in quel testa a testa tra tre squadre tre tifoserie toste, alla fine riuscirono ad essere promosse tutte e tre nel campionato italiano di serie A della Stagione 1974-1975, dove però ternani ed ascolani si scontrarono anche nella stagione successiva con una rivalità che arriva anche ai giorni nostri, basti pensare alla partita battaglia tra Ternana ed Ascoli del 2017, dove le Fere Umbre vinsero per 2-1 contro il Picchio Ascolano, e guadagnarono la salvezza sul campo di una squadra che voleva veder le Fere Umbre retrocedere, ma che oltre a perdere sul campo, dovette subire i festeggiamenti dei ternani a casa propria, perché tra ternani ed ascolani ce una storia di rivalità millenaria che arriva ai giorni nostri.

Ringraziamo i gli ultras della Ternana delle curve per la foto regalata a Ternana Live

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La Ternana Rugby conquista due nuovi record: rimane imbattuta in casa ed ottiene il quarto posto

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La Ternana Rugby ottiene due grandi imprese nel campionato di serie C di rugby poiché dall’inizio del campionato italiano di rugby è l’unica compagine che non ha perso una partita in casa ed al tempo stesso è riuscita nell’impresa di battere il Pesaro Rugby il quale è una delle squadre che vanta una delle maggiori tradizioni rugbystiche nazionali, ed ha nel proprio organico ex giocatori di rugby della serie A italiana e straniera, che però si sono arresi alle giocate spettacolari e grintose del XV della Ternana Rugby, guidata sapientemente dal Coach Francesco Giorgini, uno dei maggiori esponenti del rugby ternano, che può vantare ance una lunga collaborazione con la Nazionale Italiana di rugby, seguito dai vice allenatori Marco Diamanti e Nicolo Lamanna, due vecchie glorie del rugby ternano che si sono messe a disposizione dei rugbysti più giovani per insegnarli i valori e le regole del gioco dell’ovale, e sono in questo aiutati anche nel settore giovanile da Alessandro Ruisi, vecchia volpe del rugby italiano che ha militato con le compagini romane dell’ovale italiano, e da questa sinergia sportiva sono venuti fuori positivi, poiché i rugbysti ternani sono ormai la vera mina vagante del campionato italiano di rugby, i quali hanno vinto per 30-29 contro i  giocatori pesaresi una partita tra le più combattute della storia del rugby Italiano, e adess0 la Ternana rugby può puntare direttamente alla promozione in serie B dell’ovale Rugbystico, regalando alla città di Terni ed alla polisportiva Ternana altro orgoglio sportivo.

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Ci ha lasciato Massimo Minciarelli: Addio all’avvocato tifoso della Ternana

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Se ne è andato dopo una brutta malattia, Massimo Minciarelli uno dei più grandi tifosi della Ternana che alternava la professione di avvocato a quella di telecronista-commentatore della Ternana, la squadra della sua città di cui era tifoso accanito, e che commentava le partite delle Fere Umbre con grande passione, e con commenti ironici che oltre ad emozionare il pubblico, lo facevano divertire, ed il pubblico dei tifosi della Ternana è rimasto senza uno commentatori più appassionati ed allegri, anche se rimarrà per sempre il ricordo del telecronista appassionato e del bravo avvocato Massimo Minciarelli, eterno tifoso della Ternana.

La redazione di Ternana Live porta le proprie condoglianze alla famiglia Minciarelli per la perdita dell’Avvocato Massimo Minciarelli.

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La Curva della Ternana è in lutto: se ne è andato Marco Di Pietro ”Lu Benz”

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La tifoseria della Ternana piange Marco Di Pietro, meglio noto come ”Lu Benz”, uno dei tifosi storici della ternana che ci ha lasciato oggi, e con lui se ne va non solo un tifoso storico ed appassionato della Ternana, ma anche un personaggio iconico della Terni  del passato, quella Terni Operaia e popolare, ma al tempo stesso passionale e tifosa, che nella vita di tutti i giorni lavorava duro( il soprannome Benz è dato dal suo mestiere di benzinaio), e che allo stadio amava ed ammirava i colori delle Fere, e Marco Di Pietro era sempre presente sia in casa che in trasferta per difendere i colori della Ternana e della Terni Operaia e popolare di cui faceva fieramente parte. Marco Di Pietro non era solo un tifoso, ma era anche un appassionato di politica, ed era un cultore dell’Idea Operaia, e nella Terni in cui nacque il 26 Dicembre 1904 la Gioventù Repubblicana, scelse una via ideologica rivoluzionari, aderendo prima alla Federazione Giovanile Comunista Italiana, e poi ai Giovani Comunisti, di cui apprezzava l’idea socialcomunista dell’abolizione della schiavitù dell’uomo sull’uomo, e di un mondo in cui non ci fossero ne sfruttatori ne sfruttati, e nella città di  Terni si candidò come consigliere per tutelare la città della Conca, molto stesso sottomessa dal potere politico. La sua dipartita lascia un enorme tristezza nel cuore di chi la conosciuto, con la consapevolezza che il suo ricordo rimarrà vivo nel cuore di chi ha vissuto intensamente questa città.

La redazione di Ternana Live pone le sue condoglianze alla famiglia di Marco Di Pietro per la perdita del sudetto.

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