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Luciano Gaucci: Nonostante la rivalità tra Ternana e Perugia, aveva un grande legame con Terni

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Era il 1991, era un anno di transizione per le Fere, in cui il presidente Gambino, stava cedendo la Ternana a due acquirenti, due imprenditori Romani con interessi in Umbria, l’imprenditore nel settore delle pulizie e dei detersivi Rinaldo Gelfusa, ed il possidente di cavalli, con interessi nel tessile nelle pulizie Luciano Gaucci, ed alla fine, per vari motivi anche politici, la spuntò Gelfusa. Ma non avete letto male, poteva diventare il presidente della Ternana, Luciano Gaucci, il quale all’inizio delle trattative,  vista la vicinanza di Terni e l’Umbria con la città di Roma, che era la sua città, e lo stesso Gaucci per motivi di vicinanza, preferiva l’Umbria del Sud all’Etruria, per poi scegliere il Perugia visto, che la spuntò Rinaldo Gelfusa, alla fine della compravendita, ma nonostante questo, i due rimasero in buoni rapporti, tanto più che in un derby infuocato, i due si strinsero pubblicamente le mani sugli spalti davanti ai tifosi, in segno di amicizia e rispetto, ed il rispetto e l’amicizia tra i due presidenti rimasero rimasero immutati nel corso degli anni, e nonostante la rivalità millenaria tra le due città dell’Umbria, Gaucci non ebbe mai parole offensive verso la città delle Fere e dell’Acciaio, anzi la Ternana di calcio a 5, che disputò la Seria A del Futsal, nacque addirittura con la collaborazione del presidente perugino, che fornì le mute da gioco per la squadra rossoverde di calcio 5 con il marchio Galex, l’azienda tessile di sua proprietà, e che in un breve periodo sponsorizzò addirittura la Ternana Master, composta dai giocatori rossoverde over 45. Le uniche parole dure, Luciano Gaucci, ce le aveva verso il mondo del potere del calcio, che a suo dire favoriva certe squadre a discapito di altre, come nella famosa lite con Matarrese, presidente del Bari e della Lega Calcio, accusato di aver favorito il Bari contro il Perugia, durante uno scontro diretto, o di quando il Catania squadra satellite del Perugia retrocesso dalla B alla C sul campo a suo dire in maniera scorretta, venne ripescata insieme ad altre tre squadre grazie ad una modifica da lui voluta per tutto il calcio italiano. Ebbe anche uscite provocatorie, quando per la prima volta nella storia del calcio italiano,  prese un allenatrice donna in una squadra di uomini, la Viterbese, la squadra satellite del Perugia, oppure di quando cacciò via il coreano Ahn che aveva eliminato l’Italia ai mondiali, ma che con il Perugia aveva giocato male ed in maniera svogliata. Rimase anche lui coinvolto nel calcio corrotto che condannava poiché il Perugia sotto la sua gestione ebbe anche una condanna per delle partite truccate, più il fallimento del Perugia nel 2005, con l’accusa di bancarotta fraudolenta, e la conseguente fuga a Santo Domingo. Insomma un personaggio eccentrico e controverso, ma sicuramente iconico nel calcio umbro ed italiano

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Terni e quel rapporto di amore ed odio con Roma e le romane

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E spuntata una foto misteriosa per molti riguardo una presenza di tifosi ternani tra i tifosi laziali durante un Perugia Lazio del campionato 1985-1986, mentre pochi anni prima alcuni romanisti vennero con i sampdoriani ed i fiorentini insieme ai ternani in trasferta a Parma nel campionato 1979-1980, e qualcuno si chiese come mai i tifosi delle romane abbiano cercato contatti con  i ternani, e la risposta è che i contati ci sono stati per motivazioni dei legami storici che legano da sempre la Conca dell’Umbria con la città eterna, poiché vi è un legame culturale che dura fin dall’età della pietra quando la cultura di terni legata ai popoli italici osco umbri decise di allearsi con la gens latina di Roma, e grazie a questa unione i romani occuparono la penisola italica, sconfiggendo anche gli etruschi perugini che furono i loro acerrimi nemici interni e che grazie al supporto umbro ternano vennero battuti dai romani che crearono la Res Publica Romanae Italica, prima forma di Italia Unita, e sempre nella città della conca dell’Umbria nacque Gaio Giulio Cornelio Tacito uno dei più grandi poeti e filosofi dell’antica Roma che creò anche il famoso motto antischiavista e pacifista ”fanno un deserto e lo chiameranno pace”, e sempre a Terni nacquero l’Imperatore Annio Floriano e l’imperatore Marco Claudio Tacito che fermò le scorribande dei Goti e degli Eruli salvando l’impero romano, e dopo la caduta dell’impero romano, il re Longobardo Liutprando incontrò a Terni il Papa Zaccaria che venne da Roma e crearono nella città della Conca il Regnum Italicum Longobardorum, uno dei primi regni antichi in cui venne abolita la schiavitù dell’uomo sull’uomo, e successivamente ci furono attriti tra i comuni di Terni e Roma, furono sempre i ternani che nella battaglia dell’Aquila sconfissero Braccio da Montone che non riuscì ad occupare Roma, e sempre i ternani permisero allo stato Pontificio di stroncare la rivolta perugina che sfociò nella guerra del sale che venne vinta dalle truppe romano-ternane nei confronti dei perugini, poi i mercenari ternani si misero a servizio dello stato pontificio durante le lotte tra il Papa e le scorribande saracene, e successivamente a Terni il 28 Novembre del 1798 le truppe ternane batterono le truppe napoletane a Terni per salvare sia la libera repubblica di Terni che la repubblica romana, cementando il rapporto tra le due città e sempre i romani decisero di fondare a Terni il corpo di osservazione degli appennini che avrebbe difeso la futura Italia unita, ed anche in tempi più recenti i letterati si accorsero di come il ternano insieme al marchigiano centrale e l’abruzzese occidentale fanno parte del legame linguistico dei dialetti romaneschi che sono i dialetti diversi dal romano che viene parlato a Roma ma che mantengono un legame forte con l’Urbe Romana.

Nei tempi più recenti nella città della Conca Ternana venne fondata la Federazione Giovanile Repubblicana che conciliava la lotta di classe con la lotta patriottica ed il nome Res Publicae sta a significare il paese del popolo contro la Nazione che è il paese stato, mentre nell’Urbe Eterna nacquero ispirati dall’impero romano e dalla repubblica romana sia il fascismo che il movimento liberatore e partigiano, poiché entrambe furono ispirate sempre dall’antica Roma, ed è nel  1970 che un imprenditore romano che trovò a terni la sua patria adottiva riuscì a a portare la Ternana in serie A e stiamo parlando di Giorgio Taddei, che riuscì a portare una squadra umbra per la prima volta in serie A, e che cementò il legame tra ternani e romani, ed in questo periodo furono numerosi gli scambi di giocatori tra le compagini sportive della Città Eterna e la squadra rossoverde dell’Umbria, poiché quasi un cinquantina di sportivi romani vestiranno la casacca rossoverde delle fere ternane, ed anche il tifo del decennio 1970 che i primi ultras della Ternana fecero amicizia con alcuni membri del tifo romanista che vennero anche a seguire le partite della Ternana, poi quando il tifo romanista fece amicizia con i perugini, il gruppo della vecchia guardia ternana prese contatto con il tifoseria della sponda laziale del Tevere, e nonostante ci fosse rivalità tra le tifoserie della Ternana e della Lazio sia per motivazioni di campanilismo che per motivazioni politiche essendo maggioranza di sinistra la tifoseria ternana ed a maggioranza di destra quella laziale, però anche solo per un giorno ci fu una mini alleanza ternano-laziale contro la città perugina da sempre rivale di Terni e Roma, e nonostante tra Ternana e Lazio e Ternana e Roma ce rivalità, esiste da sempre un legame tra l’Umbria Ternana e le genti romane e laziali che dura da millenni e che è stato ricco di eventi storici importanti per entrambe le città

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Nel 1444 Il comune di Terni vieta i giochi d’azzardo a causa delle risse e delle violenze tra i giocatori

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La settimana enigmistica  recentemente ha riportato un ”buffo divieto del comune di Terni che imponeva ai cittadini ternani di non praticare il gioco d’azzardo poiché nella città della conca che in quel periodo era piena di soldati mercenari che nonostante facessero vincere al comune di Terni le guerre contro i comuni vicini, avevano però il vizio del gioco dell’alcol e delle prostitute che erano ormai un divertimento diffuso nella città della conca, ed il comune di Terni che era stufo delle troppe risse che spesso finivano con morti e feriti decisero di imporre dei divieti comportamentali per placare gli animi focosi dei giocatori d’azzardo, che dovettero così avere un comportamento più ”educato” durante i divertimenti, e che permisero il diminuire delle risse durante le partite nella città della conca

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l’Alfa Romeo vince il primo campionato mondiale della storia grazie alla partecipazione del ternano Borzacchini

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Era solo un pilota di seconda linea eppure ”di fatto” fu anche lui campione del mondo e stiamo parlando del ternano Mario Umberto Baconin Borzacchini che fece parte dell’Alfa Romeo che nel 1925 vinse il primo campionato mondiale automobilistico della storia, dove Gastone Brilli Peri e Tazio Nuvolari erano i piloti principali ed Enzo Ferrari era un dirigente tecnico meccanico della Casa del Biscione, e dove il ternano Borzacchini era ritenuto in grande considerazione da tutta la squadra corse Alfa Romeo cn la quale trionferà nel 1932 nella Coppa della Mille Miglia, la coppa antesignana del Campionato del Mondo Rallies, e che darà lustro ed orgoglio all’automobilismo ternano ed italiano, figlio della grande tradizione industriale della città di Terni

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