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La Ternana Danubiana che ispirò il gioco corto di Viciani ed il Calcio Totale

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La Ternana calcio che nacque nel 1925, nacque con un cuore danubiano, poiché il primo allenatore delle Fere Umbre, fu l’Ungherese (di chiare origini austro-tedesche) Robert Winkler, che diede fin da subito un impronta al calcio ternano, ispirandosi a quel tipo di calcio, che negli anni 1930 dava spettacolo in tutto il mondo, poiché univa grinta, potenza ed un gioco tutto in attacco, contro le squadre avversarie. Quel tipo di gioco nel mondo degli allenatori, veniva chiamato come schema WM, ma che nel mondo degli sportivi, era conosciuto come Metodo Danubiano, poiché venne subito adottato e perfezionato, dalle squadre nazionali e di club, che si trovavano sulle rive del Danubio. Robert Winkler, proveniva da un ottima esperienza come calciatore nel MTK Budapest che dominava la Coppa Mitropa, la coppa antenata della coppa dei campioni, e che venne a Terni, per trasmettere all’Italia il gioco danubiano, anticipando Boskov e Zeman di molti anni, nella diffusione di tale gioco. Dopo di lui, arrivò un altro esponente della scuola danubiana, ma dalla sponda austriaca, Karl Harmer, che già campione d’Austria con il Rapid Vienna, che tentò di riportare in serie B la Ternana, negli anni 1930,anche lui con un gioco fisico, ma completo anche di una particolare geometria, dove la potenza, doveva essere caratterizzata, da scambi veloci e precisi, quasi fossero stati disegnati con un righello ed un compasso, perché secondo l’austriaco Karl Harmer, senza la precisione geometrica, la potenza diventa inutile. Grazie, ad un altro danubiano, Bela Karoly, arrivò la prima vittoria della Ternana, una Coppa Italia Centrale nel 1938 (di questa vittoria l’autore ne parlerà in un prossimo articolo), dove la vittoria delle Fere non fu solo merito delle capacità dei calciatori umbri, ma soprattutto, di questo allenatore che già campione del Milan in serie A, ed esponente dell’Aranycsapat (in un altro articolo spiegherò il significato), riuscì ad anticipare qui a Terni il cosiddetto Calcio Totale, in cui tutti i giocatori sono responsabili, sia dell’attacco sia della difesa, in un gioco che è fisico, corale e collettivo, dove esiste una totale simbiosi tra forza fisica ed armonia del gioco, dove i passaggi tra i giocatori devono essere geometrici, ma al tempo stesso bisogna contrastare senza paura. La ricostruzione della Ternana, dopo la seconda guerra mondiale venne affidata (neanche a farlo apposta) a due magiari, Eugenio Tacas e Janos Nehadoma, che furono i traghettatori delle Fere verso i futuri successi degli anni 1960.

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All’anfiteatro di Interamna-Terni veniva giocato Lo ”strappalla”, il gioco dell’Antica Roma che ha fatto nascere i giochi con la palla moderni

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La passione per gli sport con la palla e soprattutto il calcio non nasce nell’epoca moderna, ma viene dalle epoche antiche in cui I romani giocavano ad un gioco con la palla denominato ”Strappalla”, i quali a loro volta conobbero alcuni giochi con le sfere che erano diffusi tra gli antichi greci, poiché i romani occuparono dei territori ellenici del II secolo a.C. Tali giochi erano diffusi presso gli antichi greci con i nomi di ”Harpaston” ed ”Episkouros”, che tradotti in italiano significano ”strappalla” e ”calpalla”,  in cui due squadre si affrontavano usando in entrambi le mani ed i piedi, con la differenza che nell’Harpaston si usavano le mani ed i piedi per fare punto, mentre nell’Episkouros si potevano usare solo le mani per passare la palla,  mentre solo i piedi dovevano essere usati per fare i punti, ed in entrambi i giochi l’obbiettivo della squadra era di portare la palla oltre la linea del campo. I romani affascinati da questi due giochi decisero di modificarli lievemente, rendendolo più veloci e dove la linea del campo venne in parte sostituita dalle assi di legno nello strappalla-episkouros, mentre nello strappalla-harpaston il gioco rimane invariato con le stesse regole che si usavano nei territori greci, ed i nuovi giochi seppure diversi diventano i principali sport dell’Antica Roma, diffusi tra adulti e bambini. L’importanza di questo gioco fa si che le partite vengano disputati negli anfiteatri e nelle arene della penisola italica, dove le squadre cittadine si affrontano tra di loro in partite combattute. Gli antichi romani diffusero poi un tutto il territorio che apparteneva alla Repubblica dell’Antica Roma e poi dell’Impero Romano Erano infatti frequenti varie partite fra i romani e le popolazioni autoctone dell’Impero Romani, anticipando con molto anticipo le sfide tra le nazionali dell’Italia e della Francia, della Germania, della Grecia, della Spagna, del Portogallo e di tutte le micro nazioni dell’impero romano, con la partita più famosa che fu giocata contro i britannici nel 276 d.C. e vide proprio i “barbari inglesi” prevalere col punteggio di 1-0.

La redazione di Ternana Live ringrazia wikipedia per l’immagine concessa

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Il Ducato di Spoleto ha rappresentato la Grande Umbria nel Regno Longobardo d’Italia

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Nell’Italia Medioevale,  i Longobardi crearono il Regno Longobardo d’Italia, suddiviso al suo interno da vari principati, ducati e contee che erano amministrati da vari signorotti locali, che giuravano fedeltà al re longobardo-italico. All’interno di questo regno c’era il ducato di Spoleto, che  oltre ad essere  uno dei ducati più importanti per potenza politico militare, aveva un territorio vasto che andava dalle Marche del sud fino a tutto il territorio abruzzese, ed il comune di Terni insieme alle terre del Contado Ternano, rimase legato per quasi mille anni. Il ducato spoletino divenne uno dei maggiori ducati di questo regno italico, ed al tempo stesso rappresentò la terra dell’Umbria ed i territori ad esso legata nel Regno Longobardo d’Italia, poiché gli umbri spoletini e ternani furono amici del popolo longobardo-tedesco, il quale volle riunire l’Italia come fecero gli antichi romani, creando un regno italico che a differenza di molti stati del periodo fu liberale ed innovativo, poiché i longobardi riuscirono a dare grande libertà ai cittadini del regno, e tra le nuove leggi che davano maggiore solidarietà tra i ceti sociali, ed una maggiore libertà ai cittadini, ed ci fu l’abolizione della schiavitù che purtroppo era presente in molti stati antichi. Gli umbri antichi furono fin da subito fedeli vassalli dei longobardi teutonici  nelle lotte per riunire l’Italia, ed il re dei longobardi italici decise di premiare gli italici umbri, creando per loro un ducato a Spoleto che sarebbe stato la continuazione della VI Regio Umbria, e che era un ducato autonomo da un punto di vista militare e fiscale dal regno longobardo, poiché l’autonomia territoriale serviva a premiare la fedeltà delle genti umbre verso i longobardi. La città di Terni divenne poi il luogo in cui il Re longobardo Liutprando incontrò Papa Zaccaria per pacificare il Papa di Roma ed il popolo longobardo, dove vennero accolti entrambi come liberatori dalla popolazione ternana, e l’incontro nella città della conca ternana avvenne poiché Terni fu la città di San Valentino, ed al tempo stesso era una città dove i longobardi si legarono alla popolazione locale, ed il comune di Terni all’interno del ducato spoletino venne posto come la seconda città del ducato di Spoleto grazie all’intercessione dei longobardi amici della gente ternana.

La redazione di Ternana Live Ringrazia wikipedia per l’utilizzo dell’immagine

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Se ne è andato Claudio Tobia

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Ci ha lasciato Claudio Tobia, che è stato uno degli allenatori più vincenti ed amati della Ternana, il quale fu un allenatore della Fere Umbre per molto tempo e che allenò la Ternana sempre nei momenti di difficoltà della squadra rossoverde, riuscendo a salvare ed aiutare le fere umbre in molti occasioni. Claudio Tobia fece anche vivere ai tifosi rossoverdi delle emozioni indimenticabili, poiché come allenatore delle Fere, riportò la Ternana alla promozione dopo lo spareggio di Cesena del 1989 dove le fere rossoverdi batterono il Chieti 3-1 ai calci di rigore, con la squadra rossoverde che era seguita da quindicimila tifosi ternani che poterono esultare grazie alla squadra ternana sapientemente guidata da Claudio Tobia soprannominato ”Lu Cinghiale” dai tifosi ternani, e questa promozione permise alla Ternana di rilanciarsi dal periodo buio del decennio del 1980, per poi ritornare in serie B nel decennio del 1990.

Addio magico cinghiale rossoverde e grazie per le emozioni che ci hai dato, sappi che il tuo ricordo non abbandonerà mai i tifosi rossoverdi.


Ringraziamo l’Umbria in testa per averci fatto usare l’immagine di Claudio Tobia

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