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Antonio Perrone lo Sportivo Palermitano collezionista e filantropo

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Antonio Perrone è un vero sportivo poiché oltre a collezionare maglie di campioni del calcio di tutto il mondo, ha un occhio per il sociale la beneficenza, perché lo sport spesso si lega alla fare del bene al prossimo.

Antonio nasce a Palermo nel 1989, e fin da giovanissimo si appassiona di sport, influenzato anche dalla storia sportiva della città sicula, che ha regalato al mondo tanti campioni in molte discipline olimpiche, e grazie agli esempi positivi di sportività che lo circondano nel capoluogo della Trinacria, oltre allo sport inizia a coltivare una grande passione anche per il sociale, perché oltre a praticare sport quali calcio e ciclismo, decide di collezionare maglie appartenute ai campioni di ogni sport partecipando sempre alle aste di beneficenza perché cos’ oltre ad avere dei cimeli dei campioni di calcio, può aiutare le persone in difficoltà di qualsiasi paese e di ogni ceto sociale, forte dei suoi grandi valori morali che ha imparato dalla Sicilia, la terra dei grandi cavalieri del passato. Ma questa grande passione, Antonio Perrone la condivide anche con i personaggi pubblici che sono esempio di sportività e lealtà per il mondo intero, poiché dopo aver acquistato una maglia personalizzata della squadra rosanero di Trinacria, l’ha fatta autografare da tutti i calciatori del Palermo, per poi regalarla a Papa Francesco durante un udienza, poiché nella Fede Cristiane e nel sommo Pontefice vede un simbolo di amore e di sportività. Oltre al gesto di generosità nei confronti del Sommo Pontefice, Antonio Perrone ha comprato due maglie celebrative dell’antica squadra del Palermo del 1920 che aveva i colori Bianco-Blu, e le ha donate ai due assi della squadra rosanero Amauri e Miccoli, che avevano fatto un appello per averne due in regalo, perché Antoni ha un senso di gratitudine nei confronti di che ha dato alla squadra sicula gioie ed orgoglio.

Antonio Perrone ha anche incontrato la Ternana, poiché ad un asta di beneficenza ha comprato la maglia dell’Asso delle Fere Dario Bergamelli, che l’ha messa in vendita per devolvere il ricavato all’Associazione Live Onlus che acquista defibrillatori per le persone con problemi di salute, ma oltre alla beneficenza la società della Ternana si è dimostrata generosa cordiale con Antonio, poiché tutti i calciatori della Ternana hanno firmato degli autografi sulla maglia per ringraziare Antonio Perrone, che ha potuto vedere la bontà e la correttezza della società delle Fere, arricchendo la sua collezione che adesso è composta da 300 maglie di tante società sportive, perché sport collezionismo e beneficenza sono simbiotici, e oltre a fare i complimenti ad Antonio speriamo in una sua futura partecipazione ad un iniziativa della Ternana e di Passione Rossoverde

 

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Terni e quel rapporto di amore ed odio con Roma e le romane

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E spuntata una foto misteriosa per molti riguardo una presenza di tifosi ternani tra i tifosi laziali durante un Perugia Lazio del campionato 1985-1986, mentre pochi anni prima alcuni romanisti vennero con i sampdoriani ed i fiorentini insieme ai ternani in trasferta a Parma nel campionato 1979-1980, e qualcuno si chiese come mai i tifosi delle romane abbiano cercato contatti con  i ternani, e la risposta è che i contati ci sono stati per motivazioni dei legami storici che legano da sempre la Conca dell’Umbria con la città eterna, poiché vi è un legame culturale che dura fin dall’età della pietra quando la cultura di terni legata ai popoli italici osco umbri decise di allearsi con la gens latina di Roma, e grazie a questa unione i romani occuparono la penisola italica, sconfiggendo anche gli etruschi perugini che furono i loro acerrimi nemici interni e che grazie al supporto umbro ternano vennero battuti dai romani che crearono la Res Publica Romanae Italica, prima forma di Italia Unita, e sempre nella città della conca dell’Umbria nacque Gaio Giulio Cornelio Tacito uno dei più grandi poeti e filosofi dell’antica Roma che creò anche il famoso motto antischiavista e pacifista ”fanno un deserto e lo chiameranno pace”, e sempre a Terni nacquero l’Imperatore Annio Floriano e l’imperatore Marco Claudio Tacito che fermò le scorribande dei Goti e degli Eruli salvando l’impero romano, e dopo la caduta dell’impero romano, il re Longobardo Liutprando incontrò a Terni il Papa Zaccaria che venne da Roma e crearono nella città della Conca il Regnum Italicum Longobardorum, uno dei primi regni antichi in cui venne abolita la schiavitù dell’uomo sull’uomo, e successivamente ci furono attriti tra i comuni di Terni e Roma, furono sempre i ternani che nella battaglia dell’Aquila sconfissero Braccio da Montone che non riuscì ad occupare Roma, e sempre i ternani permisero allo stato Pontificio di stroncare la rivolta perugina che sfociò nella guerra del sale che venne vinta dalle truppe romano-ternane nei confronti dei perugini, poi i mercenari ternani si misero a servizio dello stato pontificio durante le lotte tra il Papa e le scorribande saracene, e successivamente a Terni il 28 Novembre del 1798 le truppe ternane batterono le truppe napoletane a Terni per salvare sia la libera repubblica di Terni che la repubblica romana, cementando il rapporto tra le due città e sempre i romani decisero di fondare a Terni il corpo di osservazione degli appennini che avrebbe difeso la futura Italia unita, ed anche in tempi più recenti i letterati si accorsero di come il ternano insieme al marchigiano centrale e l’abruzzese occidentale fanno parte del legame linguistico dei dialetti romaneschi che sono i dialetti diversi dal romano che viene parlato a Roma ma che mantengono un legame forte con l’Urbe Romana.

Nei tempi più recenti nella città della Conca Ternana venne fondata la Federazione Giovanile Repubblicana che conciliava la lotta di classe con la lotta patriottica ed il nome Res Publicae sta a significare il paese del popolo contro la Nazione che è il paese stato, mentre nell’Urbe Eterna nacquero ispirati dall’impero romano e dalla repubblica romana sia il fascismo che il movimento liberatore e partigiano, poiché entrambe furono ispirate sempre dall’antica Roma, ed è nel  1970 che un imprenditore romano che trovò a terni la sua patria adottiva riuscì a a portare la Ternana in serie A e stiamo parlando di Giorgio Taddei, che riuscì a portare una squadra umbra per la prima volta in serie A, e che cementò il legame tra ternani e romani, ed in questo periodo furono numerosi gli scambi di giocatori tra le compagini sportive della Città Eterna e la squadra rossoverde dell’Umbria, poiché quasi un cinquantina di sportivi romani vestiranno la casacca rossoverde delle fere ternane, ed anche il tifo del decennio 1970 che i primi ultras della Ternana fecero amicizia con alcuni membri del tifo romanista che vennero anche a seguire le partite della Ternana, poi quando il tifo romanista fece amicizia con i perugini, il gruppo della vecchia guardia ternana prese contatto con il tifoseria della sponda laziale del Tevere, e nonostante ci fosse rivalità tra le tifoserie della Ternana e della Lazio sia per motivazioni di campanilismo che per motivazioni politiche essendo maggioranza di sinistra la tifoseria ternana ed a maggioranza di destra quella laziale, però anche solo per un giorno ci fu una mini alleanza ternano-laziale contro la città perugina da sempre rivale di Terni e Roma, e nonostante tra Ternana e Lazio e Ternana e Roma ce rivalità, esiste da sempre un legame tra l’Umbria Ternana e le genti romane e laziali che dura da millenni e che è stato ricco di eventi storici importanti per entrambe le città

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Nel 1444 Il comune di Terni vieta i giochi d’azzardo a causa delle risse e delle violenze tra i giocatori

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La settimana enigmistica  recentemente ha riportato un ”buffo divieto del comune di Terni che imponeva ai cittadini ternani di non praticare il gioco d’azzardo poiché nella città della conca che in quel periodo era piena di soldati mercenari che nonostante facessero vincere al comune di Terni le guerre contro i comuni vicini, avevano però il vizio del gioco dell’alcol e delle prostitute che erano ormai un divertimento diffuso nella città della conca, ed il comune di Terni che era stufo delle troppe risse che spesso finivano con morti e feriti decisero di imporre dei divieti comportamentali per placare gli animi focosi dei giocatori d’azzardo, che dovettero così avere un comportamento più ”educato” durante i divertimenti, e che permisero il diminuire delle risse durante le partite nella città della conca

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l’Alfa Romeo vince il primo campionato mondiale della storia grazie alla partecipazione del ternano Borzacchini

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Era solo un pilota di seconda linea eppure ”di fatto” fu anche lui campione del mondo e stiamo parlando del ternano Mario Umberto Baconin Borzacchini che fece parte dell’Alfa Romeo che nel 1925 vinse il primo campionato mondiale automobilistico della storia, dove Gastone Brilli Peri e Tazio Nuvolari erano i piloti principali ed Enzo Ferrari era un dirigente tecnico meccanico della Casa del Biscione, e dove il ternano Borzacchini era ritenuto in grande considerazione da tutta la squadra corse Alfa Romeo cn la quale trionferà nel 1932 nella Coppa della Mille Miglia, la coppa antesignana del Campionato del Mondo Rallies, e che darà lustro ed orgoglio all’automobilismo ternano ed italiano, figlio della grande tradizione industriale della città di Terni

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