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Ternana 1979-1980: l’annata paradossale

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Può una squadra di serie B arrivare terza in coppa Italia di serie A ed al tempo stesso retrocedere malamente in serie C? Certo! Perché nella stagione calcistica 1979-80 la Ternana riuscì ad arrivare terza in coppa Italia di serie A, a pari merito con la Juventus, ma al tempo stesso retrocedette malamente sul campo, e se nella coppa nazionale, riuscì a battere squadre di serie A che potevano vantare trofei e titoli, nella seconda serie nazionale incappò in sconfitte clamorose contro squadre che sulla carta erano considerate inferiori, dove le Fere Umbre giocarono delle partite surreali, rimediando delle sconfitte di misura, che portavano ogni domenica la Ternana sempre più vicina alla retrocessione, con l’attacco della Ternana che non riusciva a segnare quasi mai, con partite che venivano perse per 0-1 o pareggiate 0-0.

Tutto questo avveniva in campionato, mentre nella Coppa Italia la Ternana, nell’estate/autunno del 1979, era stata capace di estromettere nel primo turno l’Avellino, il Como, la Fiorentina e l’Hellas Verona, che dovettero arrendersi alle giocate rossoverdi, con la difesa della Ternana che sventava sempre gli attacchi avversari, e con un gioco d’attacco che segnava a ripetizione contro le avversarie,  poi la Ternana ai quarti di finale affrontò il Napoli, che nel 1976 aveva vinto la Coppa Italia, ma nella partita contro la Ternana, il Napoli dovette soccombere sia all’attacco che alla difesa rossoverde, che lo estromise ai quarti di finale, e la Ternana potette in questo modo giocarsi la semifinale contro la Roma.

In campionato invece, la situazione era drammatica, poiché dopo un buon avvio, con una roboante vittoria per 3-0 contro il Genoa (la Ternana è gemellata con la Sampdoria mentre il Genoa è gemellata con il Perugia, e per i tifosi ternani questa partita è un mini derby), la Ternana nell’autunno inverno 1979 entrò in una serie di pareggi e di sconfitte contro avversarie palesemente alla portata, e la Ternana perdeva con passivi minimi, dati dalla situazione di litigio perenne che era stata creata dal presidente Garofoli, il quale pensando di dirigere non una squadra di calcio ma un’azienda, si era fin da subito intromesso all’interno dell’ambiente con comportamenti aggressivi ed autoritari, che crearono divisioni all’interno della squadra, che divenne demoralizzata sul campo, e l’apice dei problemi si ebbe, quando la Ternana rimediò una sconfitta clamorosa contro il Vicenza, che batté la Ternana con un roboante 5-1, e la tifoseria ternana ed i capi ultras dei ternani, si ribellarono insieme alla squadra contro il presidente Garofoli, poiché la tifoseria ed i gruppi ultras della Ternana avevano un ottimo legame con la squadra e l’allenatore Pietro Santin, ma invece contestavano apertamente il nuovo presidente Garofoli, che se da un lato aveva amministrato bene nell’imprenditoria territoriale, nel mondo calcistico si dimostrò subito incompetente, e dopo anni di rapporti sereni tra tifoseria dirigenza e giocatori, si creò una situazione di polemiche interne, e di liti perenni, con il presidente Garafoli che incurante delle opinioni dell’ambiente dirigeva la Ternana da ”padrone”, creando un clima esasperato, con litigate pubbliche e furibonde con giocatori, allenatori della prima squadra e del settore giovanile, ed il presidente Garofoli invece di cercare un colloquio con i tifosi, stigmatizzava il tifo rossoverde come un tifo ”criminale”, con la tifoseria rossoverde che invece contestava, anche giustamente, il modo di dirigere la squadra, e paradossalmente quando la squadra riuscì a vincere contro il Palermo in casa ed in trasferta a Taranto, ci fu la rottura quasi definitiva tra dirigenza e squadra, con l’avvicendarsi tre allenatori in un mese, e la piazza furibonda che paradossalmente continuava a sostenere la squadra nel bene e nel male, e molti di quei giocatori rimasero a Terni anche negli anni a venire per il rapporto ottimo tra squadra e tifoseria.

In una situazione infernale nella primavera del 1980, si giocò la semifinale di Coppa Italia tra la Ternana e la Roma, con le fere umbre malinconiche per l’ambiente che ormai era ingestibile, mentre la Roma voleva la vittoria della coppa per garantirsi il posto nelle coppe internazionali e dare morale all’ambiente che in quel periodo aveva visto i ”cugini” della Lazio vincere lo scudetto, e adesso era in cerca di trofei di prestigio, e i romanisti dopo aver pareggiato 1-1 a Terni, a Roma riescono a battere la Ternana per 2-0, contro la squadra delle fere che è demotivata dalla situazione, e proprio la Roma, giocherà in finale contro il Torino, vincendo ai calci di rigore, e sarà la Roma la vincitrice della Coppa Italia, mentre la Ternana dovrà accontentarsi del terzo posto, che verrà assegnato a pari merito con la Juventus, che è stata eliminata in semifinale dai cugini del Torino.

In campionato invece nella primavera del 1980, sarà il tracollo finale della Ternana, che purtroppo retrocede in serie C, dopo 12 anni di serie B e serie a, e se il decennio 1970 è stato per ora il migliore della storia della Ternana, il decennio del 1980 sarà il peggiore della Ternana, che rimarrà in serie C per 12 anni, e questo purgatorio calcistico iniziò proprio dalla stagione più paradossale della Ternana di quegli anni

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Se ne è andato Claudio Tobia

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Ci ha lasciato Claudio Tobia, che è stato uno degli allenatori più vincenti ed amati della Ternana, il quale fu un allenatore della Fere Umbre per molto tempo e che allenò la Ternana sempre nei momenti di difficoltà della squadra rossoverde, riuscendo a salvare ed aiutare le fere umbre in molti occasioni. Claudio Tobia fece anche vivere ai tifosi rossoverdi delle emozioni indimenticabili, poiché come allenatore delle Fere, riportò la Ternana alla promozione dopo lo spareggio di Cesena del 1989 dove le fere rossoverdi batterono il Chieti 3-1 ai calci di rigore, con la squadra rossoverde che era seguita da quindicimila tifosi ternani che poterono esultare grazie alla squadra ternana sapientemente guidata da Claudio Tobia soprannominato ”Lu Cinghiale” dai tifosi ternani, e questa promozione permise alla Ternana di rilanciarsi dal periodo buio del decennio del 1980, per poi ritornare in serie B nel decennio del 1990.

Addio magico cinghiale rossoverde e grazie per le emozioni che ci hai dato, sappi che il tuo ricordo non abbandonerà mai i tifosi rossoverdi.


Ringraziamo l’Umbria in testa per averci fatto usare l’immagine di Claudio Tobia

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1985: nasce il gemellaggio tra Ternana e Casertana perché Terni e Caserta hanno un legame millenario

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Nel 1985 nacque un gemellaggio che dura tuttora, tra due squadre e due tifoserie che appartengono a due città geograficamente lontane, ma che sono vicine da un legame culturale profondo, e sono casertana e ternana, che si gemellarono durante l’incontro tra i capi ultras delle due tifoserie, che avvenne al raduno degli ultras organizzato da padre Fedele a Cosenza, poiché il frate calabrese decise di organizzare un raduno di tifosi per dimostrare che i tifosi e gli ultras da stadio non erano ”feccia” come riportava spesso la stampa, ma erano solo giovani che attraverso i valori del legame con la squadra ed il territorio, ed attraverso la vita dello stadio cercavano un ideale da vivere nel vuoto della società dell’epoca, e da questo incontro tra i capi delle tifoserie nacque un legame duraturo che ancora e saldo nonostante il passaggio del tempo.

Ma se il lettore crede che sia una storia solo di tifo, invece Terni e Caserta hanno un legame antico che parte dall’alba della penisola italica antica, poiché ternani e casertani hanno il comune ceppo osco-umbro, il quale legava tutti popoli italici dall’Umbria alla Basilicata, ed entrambe le città ebbero rapporti di amore ed odio con gli antichi romani, mentre nell’alto medioevo i longobardi che occuparono la penisola italica, diedero importanza ad entrambe le città, poiché Liutprando il re dei longobardi si recò a Terni dove incontrò il Papa Zaccaria firmando uno storico trattato di pace tra la tribù italico-germanica e lo stato della chiesa, mentre nella città di Caserta i longobardi realizzarono il quartiere della Torre che è tuttora uno dei più importanti e belli della città campana e decisero sempre con l’avallo della chiesa cristiana di fa diventare Caserta la sede del vescovado dell’agro casertano. dando così grande importanza e sviluppo alla città campana. Nel basso medioevo poi ci fu la figura importante gloriosa di Federico II di Svevia che aiutò sia Terni che Caserta, poiché l’imperatore teutonico da sempre legato alla penisola italica fece costruire numerose opere pubbliche nella città campana ampliando la grande presenza di monumenti ed opere d’arte da sempre presenti nel bellissimo centro cittadino, ed al tempo stesso Federico II di Svevia premiò la città di Terni in seguito alla vittoria della Battaglia di Monteaperti dove i ghibellini ternani a lui fedeli batterono i guelfi perugini, e tra le due città si creò un’amicizia tra le signorie locali.

Anche dopo l’unità d’Italia Terni e Caserta ebbero due storie legate, poiché se a terni la lavorazione del ferro presente fin dalla preistoria trasformò la città della Conca umbra in una realtà industriale, a Caserta vennero create grandi aziende agricole ed industriali parallele che fecero diventare la Provincia di Caserta la ”Terra di Lavoro”, una terra fiorente ed apprezzata per l’abilità delle maestranze agricole ed operaie nel creare sviluppo, ed i legami storici e culturali sono stati il preludio del gemellaggio tra la Ternana e la Casertana.

 

Foto di Roberto Lucarelli

 

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Terni e quel rapporto di amore ed odio con Roma e le romane

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E spuntata una foto misteriosa per molti riguardo una presenza di tifosi ternani tra i tifosi laziali durante un Perugia Lazio del campionato 1985-1986, mentre pochi anni prima alcuni romanisti vennero con i sampdoriani ed i fiorentini insieme ai ternani in trasferta a Parma nel campionato 1979-1980, e qualcuno si chiese come mai i tifosi delle romane abbiano cercato contatti con  i ternani, e la risposta è che i contati ci sono stati per motivazioni dei legami storici che legano da sempre la Conca dell’Umbria con la città eterna, poiché vi è un legame culturale che dura fin dall’età della pietra quando la cultura di terni legata ai popoli italici osco umbri decise di allearsi con la gens latina di Roma, e grazie a questa unione i romani occuparono la penisola italica, sconfiggendo anche gli etruschi perugini che furono i loro acerrimi nemici interni e che grazie al supporto umbro ternano vennero battuti dai romani che crearono la Res Publica Romanae Italica, prima forma di Italia Unita, e sempre nella città della conca dell’Umbria nacque Gaio Giulio Cornelio Tacito uno dei più grandi poeti e filosofi dell’antica Roma che creò anche il famoso motto antischiavista e pacifista ”fanno un deserto e lo chiameranno pace”, e sempre a Terni nacquero l’Imperatore Annio Floriano e l’imperatore Marco Claudio Tacito che fermò le scorribande dei Goti e degli Eruli salvando l’impero romano, e dopo la caduta dell’impero romano, il re Longobardo Liutprando incontrò a Terni il Papa Zaccaria che venne da Roma e crearono nella città della Conca il Regnum Italicum Longobardorum, uno dei primi regni antichi in cui venne abolita la schiavitù dell’uomo sull’uomo, e successivamente ci furono attriti tra i comuni di Terni e Roma, furono sempre i ternani che nella battaglia dell’Aquila sconfissero Braccio da Montone che non riuscì ad occupare Roma, e sempre i ternani permisero allo stato Pontificio di stroncare la rivolta perugina che sfociò nella guerra del sale che venne vinta dalle truppe romano-ternane nei confronti dei perugini, poi i mercenari ternani si misero a servizio dello stato pontificio durante le lotte tra il Papa e le scorribande saracene, e successivamente a Terni il 28 Novembre del 1798 le truppe ternane batterono le truppe napoletane a Terni per salvare sia la libera repubblica di Terni che la repubblica romana, cementando il rapporto tra le due città e sempre i romani decisero di fondare a Terni il corpo di osservazione degli appennini che avrebbe difeso la futura Italia unita, ed anche in tempi più recenti i letterati si accorsero di come il ternano insieme al marchigiano centrale e l’abruzzese occidentale fanno parte del legame linguistico dei dialetti romaneschi che sono i dialetti diversi dal romano che viene parlato a Roma ma che mantengono un legame forte con l’Urbe Romana.

Nei tempi più recenti nella città della Conca Ternana venne fondata la Federazione Giovanile Repubblicana che conciliava la lotta di classe con la lotta patriottica ed il nome Res Publicae sta a significare il paese del popolo contro la Nazione che è il paese stato, mentre nell’Urbe Eterna nacquero ispirati dall’impero romano e dalla repubblica romana sia il fascismo che il movimento liberatore e partigiano, poiché entrambe furono ispirate sempre dall’antica Roma, ed è nel  1970 che un imprenditore romano che trovò a terni la sua patria adottiva riuscì a a portare la Ternana in serie A e stiamo parlando di Giorgio Taddei, che riuscì a portare una squadra umbra per la prima volta in serie A, e che cementò il legame tra ternani e romani, ed in questo periodo furono numerosi gli scambi di giocatori tra le compagini sportive della Città Eterna e la squadra rossoverde dell’Umbria, poiché quasi un cinquantina di sportivi romani vestiranno la casacca rossoverde delle fere ternane, ed anche il tifo del decennio 1970 che i primi ultras della Ternana fecero amicizia con alcuni membri del tifo romanista che vennero anche a seguire le partite della Ternana, poi quando il tifo romanista fece amicizia con i perugini, il gruppo della vecchia guardia ternana prese contatto con il tifoseria della sponda laziale del Tevere, e nonostante ci fosse rivalità tra le tifoserie della Ternana e della Lazio sia per motivazioni di campanilismo che per motivazioni politiche essendo maggioranza di sinistra la tifoseria ternana ed a maggioranza di destra quella laziale, però anche solo per un giorno ci fu una mini alleanza ternano-laziale contro la città perugina da sempre rivale di Terni e Roma, e nonostante tra Ternana e Lazio e Ternana e Roma ce rivalità, esiste da sempre un legame tra l’Umbria Ternana e le genti romane e laziali che dura da millenni e che è stato ricco di eventi storici importanti per entrambe le città

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